Temi di genere e STEM, l’impegno dell’Associazione Donne e Tecnologie nel sostegno al progetto europeo HYPATIA

La realtà fondata da Gianna Martinengo in prima linea per supportare le ragazze nella scelta di professioni di taglio scientifico

Milano, 29 giugno 2016 - Chi l’ha detto che, per le adolescenti, anche italiane, non vi siano sbocchi di studio e professionali nell’ambito delle tematiche STEM, ossia Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica? I ruoli di genere non esistono in natura, sono un “prefabbricato” della società occidentale: è tempo che anche formazione e industria tengano conto di questo fatto e spalanchino le porte delle opportunità alle ragazze. Certo occorre un cambio di mentalità, che deve essere adeguatamente supportato. Proprio con questo nobile intento, nei giorni scorsi è stato avviato, anche in Italia, il progetto europeo HYPATIA, che è stato presentato dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia (capofila italiano). Obiettivo del progetto: la creazione, anche nel nostro Paese, di un hub dedicato ai temi di “Genere e STEM” che coinvolga musei scientifici, insegnanti, studenti, istituti di ricerca, aziende, fondazioni e associazioni con esperti sulle questioni di genere. Il tutto in dialogo con gli altri 13 hub europei.

L’Associazione Donne e Tecnologie, guidata dalla Presidente Maria Luisa Nolli e fondata da Gianna Martinengo, ha aderito con forza all’iniziativa, che si tradurrà in una campagna di comunicazione dal titolo “Expect Everything” e nella predisposizione di kit per gli stakeholder, da proporre poi ai ragazzi. Il progetto intende raggiungere 50.000 insegnanti e più di 250.000 giovani.

L’impegno verso i temi di genere e la tecnologia

L’Associazione Donne e Tecnologie ha da sempre sposato iniziative volte a sostenere il ruolo delle figure femminili nel mondo scientifico allargato: queste intuizioni sono di lunga data. Basti pensare che la Fondatrice, Gianna Martinengo, imprenditrice e Presidente di Didael KTS, ebbe l’intuizione di occuparsi dei temi di genere a partire 1999. È lei stessa a raccontare: “Il mondo delle eccellenze non può avere connotazioni di genere. Ogni giorno abbiamo testimonianze di donne che emergono nei loro ambiti di riferimento: ambiti che non sono per forza legati solo alle conoscenze letterarie, ma che spaziano dall’ingegneria, all’astrofisica, alla chimica. Con questa certezza, e con il desiderio di ‘fare sistema’ e promuovere la valorizzazione dei talenti al femminile, nel 2009 ho pensato di creare l’Associazione. Il connubio Donne e Tecnologie si è rivelato vincente e ogni anno, con il premio Le Tecnovisionarie, diamo voce e raccontiamo a tutti i media le più belle esperienze di management al femminile. Per tutti questi motivi non possiamo che plaudere alla nascita dell’hub, che desideriamo sostenere con entusiasmo, grazie all’impegno di tutte le nostre associate”.

Progetti già in essere dell’Associazione Donne e Tecnologie

Tantissimi – più di 60 – sono i progetti che l’Associazione ha ideato o condiviso in questi anni. Si ricordano, tra questi, il portale Donne nella Scienza, http://www.donnenellascienza.it che è stato creato (Bando del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica. Decreto Direttoriale 26 giugno 2012 n. 369; progetto durato dal 2012 al 2014) proprio con un intento didattico e si sposa perfettamente con gli intendimenti del progetto HYPATIA. “Si tratta – spiega Martinengo – di uno spazio nel quale gli insegnanti possono attingere a contenuti relativi a figure femminili di spicco dell’antichità e dell’era contemporanea, storie di grandi donne che si sono distinte soprattutto nell’ambito scientifico. Tra queste, e non casualmente, spicca proprio Ipazia di Alessandria”.

Da ricordare sono anche gli appuntamenti annuali (organizzati dal 2010) FutureCamp Europe: job projects for young people”, incontri nei quali ai giovanissimi vengono fornite indicazioni – sotto forma di esperienze interattive – sulle professioni del futuro, specie in ambito STEM. La prossima edizione si terrà il 29 settembre a Milano.

L’Associazione inoltre aderisce al manifesto “FWIS-For Women In Science” (http://www.fwis.fr/?locale=en), promosso da L’Oreal-Unesco, per favorire una maggiore presenza delle donne nella scienza, in preparazione alla IX Conferenza Europea sull’Uguaglianza di Genere nell’Educazione Superiore, che si terrà a Parigi in settembre.

Il coinvolgimento è anche di tipo personale: nel 2013 Gianna Martinengo, allora Presidente dell’Associazione Donne e Tecnologie, ebbe modo di trattare il tema “Donne e Ict” presso il Comitato ITRE (Industry, Research and Energy) del Parlamento Europeo, in occasione di un’audizione pubblica. Titolo della sua relazione, Smart people for Smart cities. Qui il link al video della relazione https://prezi.com/sobx6mtqfzeh/smart-people-for-smart-cities/

 

I partner del progetto HYPATIA

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia (coordinatore per l’Italia), Science Centre NEMO di Amsterdam, The Bloomfield Science Museum di Gerusalemme, Experimentarium di Copenhagen, Universcience di Parigi, l’Università di Copenhagen, il network di musei Ecsite (European Network of Science Centers and Museums) e le aziende BureoQ,  PPG e L’Oreal Foundation.

I partner terzi: ASDC the UK Association of Science and Discovery Centres in Gran Bretagna, CPS Center for the Promotion of Science in Serbia, Experyment in Polonia, La Caixa Foundation in Spagna, Noesis Science Centre in Grecia, Science Centre AHHAA in Estonia, SCN ScienceCenter-Network in Austria, Science Gallery Dublin in Irelanda, Teknikens Hus in Svezia.

30 Giugno 2016