Marta Pettolino

Direttora The Social Post e Docente Università degli Studi di Torino

Il mio viaggio con le parole parte da molto lontano, da bambina, da quando preferivo ascoltare e selezionare con cura quelle da usare. Questo “stare dentro” e al contempo questa attenzione verso gli altri e la voglia di comprendere le emozioni, mi ha portato oggi a definirmi non tanto con il verbo essere, che caratterizzerebbe in modo troppo marcato l'oggi, ma che poco avrebbe da dire sul domani. Mi ha portato a raccontare di me con un altro verbo, il verbo “amare”. Eccomi, dunque: una delle cose che amo di più è lo scambio con gli altri e l'arricchimento che ne deriva quando si abbandonano aspettative e giudizi. Amo studiare e viaggiare, amo scrivere e usare in modi diversi quelle parole, da sempre stelle polari del mio viaggio. Amo osservare, amo diversificare e amo sentire che ho ancora tanto da imparare. Oggi questo è quello che di più vero posso dire di me. 
Per gli amanti delle descrizioni tradizionali vi dico anche che sono una giornalista, che dirigo The Social Post, uno dei giornali più seguiti in Italia, che insegno all’Università di Torino “Comunicare in pubblico”, che ho studi importanti in psicologia e in coaching. Che nella vita ho svolto lavori diversi, iniziando nella comunicazione visiva, dalle riprese e montaggi video, dai set di produzioni cinematografiche e televisive. Passando poi dalle risorse umane, dalla pubblicità, dalle consulenze aziendali e personali per professionisti che volevano raggiungere obiettivi e traguardi importanti.
Che mi sono stati affidati progetti e prospettive nuove da aziende nazionali e internazionali.
E che è stato a volte faticoso, a volte divertente, altre molto difficile. Ma che è stato bello.
Oggi voglio mettere a disposizione tutto quello che ho imparato e le pagine che dirigo per una delle cose in cui credo di più: le pari opportunità e la libertà dal genere. Perché a mio avviso la vera parità non passa dalle quota rosa, ma dalle reali possibilità di accesso alla formazione e al lavoro, senza stereotipi e senza pregiudizi.