Tante voci in più nel coro (sempre più grande) contro la violenza sulle donne

Tante voci in più nel coro (sempre più grande) contro la violenza sulle donne

L'impegno quotidiano nel mondo del lavoro e non solo delle importanti associazioni femminili in Italia

Il 25 novembre si celebra La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita nel 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, una data importante che si carica di significato anno dopo anno.

La violenza sulle donne è un crimine contro l’umanità. E nessuno può esimersi dal fare la sua parte.

In Italia sono tante le Associazioni femminili che aiutano le donne nella loro ricerca di valore ed empowerment, a partire dal mondo del lavoro, dove l'affermazione di sé, attraverso la parità e il rispetto deve partire da una consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità.

Alcune di queste associazioni ci accompagnano da anni nella realizzazione di Elle Active!, il nostro forum dedicato alle donne, e sono Ewmd Italia, Global Thinking Foundation, PWN Milan, Valore D, Women&Tech: abbiamo raccolto le loro opinioni, testimonianze, impegno e proposte, tante voci in più nel coro sempre più grande contro la violenza sulle donne. Perché dobbiamo farci sentire e prestare la nostra voce a chi è in difficoltà, a chi si sente sola in una lotta ingiusta contro abusi quotidiani.

"La violenza contro le donne è una sconfitta per tutte"

Daniela Bandera, Presidente Nazionale EWMD Italia

Secondo il rapporto dell’OMS la violenza contro le donne è un problema sanitario che colpisce il 35 per cento delle donne in tutto il mondo. Daniela Bandera, presidente nazionale di EWMD Italia sottolinea che si tratta di una piaga ben più grave e pervasiva: "

È un problema culturale, sociale, politico oltre che sanitario. Rappresenta la crisi profonda del modello patriarcale. Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne è bene ricordare che c’è bisogno anche nel nostro Paese, di risorse da dedicare alla costruzione di una rete socio-sanitaria e assistenziale che assicuri un modello di intervento territoriale integrato." Un modello che permetta di agire su tutte le leve che la determinano e che sia in grado di offrire assistenza fisica, psicologica, giuridica alle donne che subiscono violenza per aiutarle a inserirsi nel tessuto sociale e lavorativo e ad acquisire autonomia economica, che rappresenta il primo passo per vivere una vita dignitosa. Per fare questo c’è bisogno che le donne si attivino, prendano in mano il loro destino, studino, pensino con la loro testa e si creino una indipendenza economica che le possa rendere libere dalle violenze di ogni genere, da quelle fisiche a quelle psicologiche. La violenza contro le donne è una sconfitta per tutte. Come EWMD Italia, vogliamo ricorda che come ebbe modo di dire Kofi Annan: "Lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell’umanità". Noi ci siamo.

 

"L'emancipazione delle donne e delle ragazze aiuta la crescita economica e lo sviluppo"

Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation

"È fondamentale porre fine a tutte le discriminazioni contro donne e ragazze, perché l’uguaglianza di genere è un diritto umano fondamentale, è cruciale per un futuro sostenibile. Questo è ampiamente dimostrato dai progressi fatti in Paesi come Spagna, Portogallo e Francia, dove l'emancipazione delle donne e delle ragazze aiuta la crescita economica e lo sviluppo. I piani di lungo termine intrapresi sui servizi alla famiglia e per la parità dei congedi genitoriali hanno aumentato la natalità e l’occupazione femminile, portando quest’ultima alla media europea, media dalla quale l’Italia è ben distante".
 

"La forza delle reti di donne sta nella condivisione"

Nancy Cooklin, Board Member di PWN Milan Professional Women's Network

"In queste giornate dedicate al tema delle violenze sulle donne prende sempre più importanza il potere della rete. PWN Milan, associazione indipendente e dinamica di donne internazionali con diversi background, culture e profili professionali, sente ancora più forte la missione e l'obiettivo quotidiano, in questo momento di smart working, distanze, incertezze nello scenario professionale: quello di stringere relazioni più forti, condividere e crescere insieme attraverso i nostri eventi o programmi come per esempio il mentoring. Spesso il travestimento professionale non ci permette di essere vulnerabili e raccontare anche della nostra vita personale, ma questa separazione non deve più esistere. La forza delle reti di donne sta nella condivisione, nell’accettare le proprie vulnerabilità e le paure che alla fine sono comuni a tante di noi. In momenti di difficoltà, invece di isolarsi, bisogna unirsi a un gruppo di pari che ci sostenga e contenga, bisogna avere “cuoraggio” di farsi vedere e sentire, e la forza di mettersi in gioco… non sempre semplice, ma ora mai vitale: questo è il new normal".

"Inclusione e valorizzazione delle diversità"

Barbra Falcomer, Direttore Generale Valore D

"In Italia una donna su due (8 milioni, pari al 43,6% Fonte Rapporto Istat sulle molestie e i ricatti sessuali sul lavoro, Febbraio 2018) nel corso della sua vita professionale ha subito una qualche forma di molestia sessuale. Si tratta di un fenomeno ancora largamente diffuso, legato all’esercizio del potere, e di cui non si parla ancora abbastanza. Affrontare questo tema è una sfida culturale che richiede un approccio delicato ma fermo. Ed è necessario costruire organizzazioni in cui l’inclusione e la valorizzazione delle diversità non lascino spazio a comportamenti che mettano a rischio il potenziale. Valore D è impegnata a supportare le aziende associate ad avere consapevolezza del fenomeno, definendone contorni e gradi, e proponendo approcci e strumenti per affrontarlo".

"Ognuno deve fare la sua parte, nessuno è escluso"

Gianna Martinengo, Presidente e Fondatrice di Women&Tech - Associazione Donne e Tecnologie

"Women & Tech da sempre sostiene quelle associazioni che da anni si battono contro questa piaga sociale e culturale. Purtroppo si interviene troppo poco a educare i bambini (maschi e femmine) al rispetto degli altri e di se stessi. Amo ripetere che nella vita, come nell'attività professionale, si devono saper accettare solo quei compromessi che non ledono le dignità dei propri principi. Possiamo solo immaginare quali potrebbero essere i mutamenti positivi provocati a livello globale da un aumento importante di una sana partecipazione e considerazione delle donne sulla cultura, sull'impresa, sulla scienza, sulla tecnologia, nello spettacolo. Talento, genialità, intelligenza, creatività, ingegnosità, estro, fantasia, immaginazione, intuizione, ispirazione, inventiva: sono le donne, con le loro capacità, a inventare il futuro. Per queste ragioni, oggi come mai nessuno è escluso dal prendersi la responsabilità di fare la sua parte nel ruolo educativo-sociale: dalle televisioni del servizio pubblico a quelle cosiddette commerciali e tutti i mass-media, tutti. Ogni amministratore delegato, direttore generale, direttore responsabile, uomo di marketing, giornalista, uomo o donna che siano, devono dare il loro contributo".