Stereotipi di genere e immagini nella comunicazione: una questione ancora aperta

Stereotipi di genere e immagini nella comunicazione: una questione ancora aperta

Si è tenuto il 1 luglio presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, l'incontro dal titolo "Stereotipi di genere e immagini nella comunicazione: una questione ancora aperta".

La pubblicità riveste un ruolo dominante nella nostra società: costruisce immagini, veicola messaggi, influenza idee. Ancora troppo spesso pubblicità e media tendono ad abusare dell’immagine delle donne, svilendone il ruolo e offendendone la dignità. Accanto ai media tradizionali risultano avere un ruolo fondamentale anche le nuove tecnologie che possono perpetuare la persistente rappresentazione stereotipata di uomini e donne e pervadere tutti i livelli della società. I nuovi media sono più difficili da regolamentare per le autorità pubbliche, ad oggi, non c’è sufficiente informazione sul potenziale impatto negativo dei social network e dei nuovi media sulle nuove generazioni.

Insieme alla sensibilità dell’opinione pubblica cresce l’esigenza di porre vere e proprie regole normative al fine di evitare un utilizzo dell’immagine discriminatoria e offensiva.

A tal fine, la Giunta di Palazzo Marino ha approvato il 28 giungo 2013, attraverso la delibera “Indirizzi fondamentali in materia di pubblicità discriminatoria e lesiva della dignità della donna”, le regole per la valutazione dei messaggi da affiggere sugli spazi in carico all’Amministrazione comunale. In questo modo la città di Milano ha rafforzato il proprio impegno affinché i cartelloni pubblicitari siano ispirati sempre ai criteri di rispetto delle Pari Opportunità tra donne e uomini lontano da stereotipi avvilenti per la dignità delle persone.

Tuttavia, oggi, dati e ricerche dimostrano come sia ancora la televisione il principale mezzo d’informazione per il Paese. Di conseguenza, se da una parte è importante porre attenzione sul funzionamento dei nuovi media, dall’altra è opportuno continuare a monitorare come l’immagine della donna venga presentata dai canali televisivi,  divulgandone in modo capillare i risultati e le possibili conseguenze degli stessi.

L’incontro del 1° luglio, al Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", ha rappresentato, dunque, l’occasione per riflettere come  i media - tv, internet e i social network – veicolino i messaggi e quale impatto producano.

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