Mangiare per due. Come nutrire i propri batteri per vivere a lungo in salute

I dati che emergono dai test finora eseguiti da parte del Progetto Microbioma Italiano suggeriscono l’ipotesi che il microbioma di un individuo sano possa non corrispondere a quello che definiremmo un microbioma salutare. Molti dei test esaminati – pur appartenendo a individui sani – mostrano livelli preoccupanti di disbiosi che, almeno in teoria, sappiamo predisporre gli individui a una quantità di malattie di tipo metabolico a autoimmune. La dieta degli italiani - che si avvicina sempre più alla dieta standard dei paesi occidentali - è sempre più carente di fibre fermentabili, un fatto che mette alla fame una gran parte delle popolazioni batteriche che risiedono nell’intestino dei nostri connazionali. Il progressivo impoverimento di varietà e ricchezza del microbiota intestinale (la c.d. disbiosi), porta con sé una perdita progressiva di risorse genetiche attribuibili ai batteri che sappiamo essere utili complementi delle nostre risorse biochimiche. E’ necessario capire come migliorare la nostra dieta per porre rimedio a questo fatto prima che uno stato di potenziale predisposizione alla malattia si trasformi in patologia esplicita.

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Data intervento: 
Giovedì, 28 Settembre, 2017
 

 

Co-fondatore e direttore del Progetto Microbioma Italiano