T-Essere: Gioventù smarrita

L’Italia non è un paese per giovani, e meno ancora lo è stato durante il coronavirus. Con il Covid si è imposta una nuova narrativa intergenerazionale: giovani untori e anziani vittime. È iniziata con le dichiarazioni dei politici ed è stata subito raccolta dai mass-media. Una narrativa falsa, perché non sono stati i giovani a fungere da untori. Inutile, perché i giovani hanno reagito molto bene alle restrizioni. Pericolosa, perché i giovani hanno sofferto durante la pandemia e ne porteranno le cicatrici più a lungo di tutti. Nell’abbandono scolastico, nella povertà educativa, nel precariato, il Covid ha acutizzato problemi strutturali già esistenti e accentuato le disuguaglianze.  Alla pandemia l’Europa ha scelto di reagire con un piano dal nome promettente: Next Generation EU. Per l’Italia, che accede all’ammontare di risorse più ingente ma contemporaneamente accende il mutuo più ragguardevole, la sfida è epocale: restituire il futuro a una generazione incolpevole.

  • Da marzo 2020 la vita di giovani e bambini è stata sconvolta. Profondamente. 
  • La DAD ha sconvolto la vita degli studenti. O sarebbe forse più giusto dire che la pandemia ha sconvolto la vita degli studenti e che la didattica a distanza ha rappresentato l’unica possibile soluzione pratica? 
  • Che cos'è lo scar effect
  • PNRR: Per Non Rimanere (nelle) Retrovie

Ne parlerà con noi Vincenzo Galasso, Professore di Economia all'Università Bocconi, Direttore di APE - Analysis in Pension Economics, co-editor del European Journal of Political Economy e Editor di the Journal of Pension Economics and Finance, PhD in Economia alla UCLA, attraverso il suo libro.

T-Essere: Gioventù smarrita

 

 

Professore di Economia all'Università Bocconi e Direttore di APE
Admission & Recruitment Management Academy - POLIMI Graduate School of management Politecnico di Milano