Messaggio di saluto di Diana Bracco | Women&Technologies: Creatività ed Innovazione (Edizione 2009)

Conferenza Internazionale
Women&Technologies®: creatività e innovazione

MESSAGGIO DI SALUTO

Diana Bracco Presidente del Progetto Speciale Ricerca e Innovazione e Expo 2015 Confindustria

 

Desidero ringraziare gli organizzatori per avermi dato la possibilità di poter rivolgere – anche se da lontano – un sincero benvenuto a tutti i partecipanti a questo importante Convegno sul tema “Women & Technologies: Creatività e Innovazione.

Un titolo che ha in sé l’essenza del Futuro: tutte le parole in esso presenti infatti rappresentano la creazione, la crescita, lo sviluppo.

Parole per me da sempre familiari, e che dobbiamo tutti adoperarci perché lo diventino davvero per il Paese.

L’Italia è ricca di intelligenze e di potenzialità tecnico-scientifiche che nulla hanno da invidiare a quelle degli altri paesi. Ha un’imprenditoria capace di reagire alle sfide con flessibilità e creatività e ha una grande capacità di lavoro. Sono qualità su cui costruire il futuro.

Un nuovo miracolo economico può venire solo da un miracolo “scientifico-tecnologico” che ci consenta di tenere il passo di quei paesi che sanno creare e gestire l’innovazione, che crescono e producono nuovi posti di lavoro, adeguando continuamente le caratteristiche dell’occupazione agli avanzamenti della tecnologia.

Certo siamo consci che siamo alle prese con una congiuntura economica internazionale drammatica e che questo scenario renda difficile al Governo attuare una politica economica basata sulla Ricerca e Innovazione, ma non possiamo accettare che la ricerca sia sempre la Cenerentola.

Quanto al ruolo delle donne, nell’economia credo che troveranno sempre più spazio perché già oggi nelle migliori università si dimostrano le più preparate e meritevoli e dunque è solo questione di tempo. Anche nella politica il ruolo delle donne deve acquisire il giusto valore. Il Paese infatti non può rinunciare allo straordinario contributo di idee, competenze e capacità delle donne, che hanno dimostrato in tutto il mondo di essere un indiscusso motore di crescita economica e sociale e soprattutto un fattore di sviluppo civile e culturale.

Le nuove tecnologie ci pongono sfide inedite per affrontare le quali abbiamo bisogno di punti di vista aperti e creativi. Le donne, tradizionalmente attente alla cura della persona, possono fornire un contributo importante per immaginare un futuro in cui dovremo essere in grado di coniugare al meglio progresso tecnico e qualità della vita.

Parlando di futuro, non posso non ricordare il grande appuntamento dell’Expo, che Milano ospiterà nel 2015. Stiamo già lavorando per preparare la nuova “Expo generation”, fatta dagli studenti e dai ricercatori che nel 2015 daranno il loro contributo all’evento in termini di idee, progetti, soluzioni organizzative.

Lavoreremo per diffondere la cultura della sostenibilità, della ricerca e innovazione e quella della scienza. Una cultura che purtroppo in Italia fatica ad andare oltre alla cerchia degli addetti ai lavori.

Dobbiamo far capire ai giovani che la ricerca è il vero motore dello sviluppo economico e sociale perché il futuro è dei giovani.

Ai giovani in primo luogo dobbiamo infondere il fascino della scoperta e della creatività che è, alla fine, la motivazione di ogni vero ricercatore.

Per i giovani dobbiamo costruire un Paese più attraente per chi vuole operare nella scienza, così come per chi vuole investire in nuove tecnologie e nell’innovazione.

Questa strada non è solo un dovere verso il futuro di questo Paese, oggi è anche una necessità improrogabile per lasciarci dietro alle spalle la crisi.

Come diceva il grande informatico e visionario Alan Kay, “il modo migliore per predire il futuro, è inventarlo”.

Sono certa che le donne anche in questo avranno un ruolo da protagoniste.

 

Data intervento: 
Lunedì, 9 Novembre, 2009